il periodo va dal 1925, anno della nascita della struttura distrettuale italiana impostata su un unico Distretto, al 1971-72, anno in cui il Rotary International fissa le configurazioni territoriali dei Distretti italiani dell’epoca.
1925
Costituzione del Distretto 46 del Rotary International. “L’Italia era stato il primo paese dell’Europa continentale ad ottenere il riconoscimento del proprio Distretto (il 46° del Rotary International). Il 3 febbraio 1925 si era tenuta a Milano la riunione costitutiva del Distretto con l’intervento delle maggiori autorità rotariane. Henderson divenne Governatore. Si dispose successivamente l’organizzazione amministrativa con la costituzione, sempre a Milano, dell’ufficio della Segreteria generale, che coordinava ogni iniziativa dei Club a carattere nazionale, e sovraintendeva alla stampa rotariana ed affiancava il Governatore.”
Il Distretto 46 del Rotary International si estende su tutto il territorio nazionale ed è composto da 13 Rotary Club che contano 460 Soci, fra cui il Rotary Club Parma costituito il 03 ottobre 1925.
In Italia il primo Rotary Club è quello di Milano, ammesso al Rotary International nel 1923. I Rotariani nel mondo sono oltre 100.000 (101.700) ed i Rotary Clubs sono 1.796.
1927
Rotariani e Rotary Clubs in Italia. “Nell’Italia chiusa e provinciale dei primi anni Venti il Rotary rappresentò un soffio di modernità, di spregiudicatezza, di meditato ottimismo. L’incontro dei rotariani in un grande albergo per desinare assieme costituiva una novità che modificava vecchie e consolidate abitudini familiari. Il passare qualche ora alla settimana con gli altri rotariani per discutere liberamente i problemi dell’industria e delle professioni e le prospettive di lavoro appariva quasi rivoluzionario in una società che era dominata dalla riservatezza e dal timore di far conoscere agli altri i fatti propri. La nozione del ‘servire’ e del bene comune non costituiva più patrimonio di pochi, ma si riconosceva come finalità dell’Associazione.” Il Rotary International ammette il Club di Bologna. I Clubs del Distretto 46 che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072 diventano quattro. Il Distretto 46 conta 18 Club e 752 Soci. Nei Clubs emergono personalità di grande rilievo che contribuiranno a costruire la storia del Rotary italiano sia dal lato morale sia dal lato organizzativo.
1938
Scioglimento dei Rotary Clubs italiani. “Si giunse così, dopo settimane di ansie, di timori, di speranze, alla riunione di Roma del 14 novembre 1938 del Consiglio Nazionale che sanzionò lo scioglimento dell’Associazione. Quella seduta, che si tenne a Palazzo Salviati, dove quattordici anni prima era stato inaugurato il Club di Roma, costituisce una pagina malinconica e tormentata della lunga storia del Rotary in Italia.” “Alla decisione del Consiglio Nazionale fecero seguito le riunioni dei Clubs che non si erano sciolti prima. I Presidenti rientrati da Roma confermarono le notizie già pubblicate dai giornali; aggiunsero particolari e qualche commento.” I 34 Clubs del Distretto 46 cessano ogni attività alla fine dell’anno. Al momento dello scioglimento i 34 Club contano 1.618 soci e comprendono sei Club che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072: Bologna e Parma. I Rotariani nel mondo sono oltre 200.000 (200.998) ed i Rotary Club sono 4.714.
1944
Inizio della ricostituzione dei Rotary Clubs italiani. “La ricostituzione dei club ha seguito le tappe dell’avanzata delle truppe angloamericane dalla Sicilia all’insurrezione dell’aprile 1945. Le Autorità di occupazione sono state sollecite nel rilasciare le autorizzazioni, ma la mancanza di locali adeguati, dopo le distruzioni dei bombardamenti, e la perdurante penuria di alimenti hanno ritardato il regolare funzionamento dei Clubs. La prima riunione del risorto Rotary in Italia ebbe luogo in quella città il 18 maggio 1944.” La seconda guerra mondiale ha messo a dura prova i valori umanitari dei Rotariani, che tuttavia rinnovano il loro impegno nei confronti della pace e della fratellanza tra i popoli. Durante una serie d’incontri avvenuti tra il 1943 e il 1945, un gruppo di 49 Rotariani contribuisce a gettare le fondamenta di quella che sarebbe diventata l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Nelle città italiane i rotariani cominciano a ritrovarsi con i vecchi amici e a riallacciare gli antichi rapporti, con la forte volontà di portare il Paese verso una situazione di pace e di prosperità.
1946
il 12 novembre 1946 tenne la sua prima riunione il ricostituito Club di Milano. Dal primo bollettino del rinato Club ambrosiano, in edizione modestissima (due foglietti al ciclostile), traspare la gioia e l’entusiasmo dei soci nel ritrovarsi attorno alla campana rotariana, senza né ansie né timori. Le difficoltà finanziarie dell’epoca erano avvertite anche in quel Club considerato in Italia al centro dell’operosità e degli alti redditi. Il Rotary International aveva consentito ai Clubs europei di limitare le riunioni a due mensili, finché non si fosse riequilibrato il rapporto tra redditi e costo della vita. Anche Milano si valse di questa facoltà.”
1947
Il 27 Gennaio 1947 muore a Chicago il Fondatore del Rotary, Paul Percival Harris.
300.000 Rotariani in 70 Paesi piangono la sua morte.
In memoria di Paul Harris viene lanciato un piano di Borse di Studio per Laureati, distribuendone 18 per l’anno accademico 1947-48: è il primo Programma a carattere culturale della Fondazione Rotary, programma che prende il nome di Borse di Studio degli Ambasciatori.
1948
Fine della ricostituzione dei Rotary Clubs italiani il Club si inaugurò con una manifestazione di alto prestigio il 24 febbraio 1948 all’Hotel Excelsior. La cerimonia assunse carattere nazionale. Erano presenti tutti i ventisei Club nel frattempo ricostituiti. Il Club di Roma iniziava così il secondo periodo della sua vita operosa. Nel territorio nazionale l’anno della rinascita del Club di Roma (il 1948) si chiudeva con 29 Club e 1.406 soci. L’espansione continuò poi ad un ritmo accelerato. Il Rotary International ammette due Club, Ravenna e Ferrara, che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072 e che si aggiungono ai sei Club ricostituiti nel dopoguerra. I Rotariani nel mondo sono oltre 300.000 (300.529) ed i Rotary Club sono 6.234.
1949
Il Distretto 46 diventa Distretto 87. “Nel 1949 i Clubs diventarono 59 ed i soci 2.773; nel 1950 rispettivamente 66 e 3.136; nel 1951 con un ulteriore balzo si raggiunsero 70 Club con 3.498 soci.
Ma proprio mentre questo pacifico sviluppo si verificava ed il Rotary riapriva i Club nei vecchi centri e ne apriva nei centri nuovi, i rapporti con le Autorità vaticane tornarono ad intorbidirsi. L’ordinata espansione e la vita stessa del Rotary avrebbero potuto essere compromesse. Il superamento di quelle difficoltà ed i buoni rapporti instaurati successivamente con le alte Autorità religiose e con tutti i Presuli costituirono perciò ragione di serenità per tutti i rotariani.” l Distretto 46 cambia denominazione e diventa Distretto 87, mantenendo la sua estensione su tutto il territorio nazionale. Il Rotary International ammette tre Clubs, Reggio Emilia, Forlì e Modena che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072. I Clubs del Distretto 87 sono diventati 59 ed i soci 2.773.
1950
Nel Distretto 87 i Clubs sono diventati 66 ed i soci 3.136
Il Rotary International adotta il suo motto ufficiale:
“Servire al di sopra di ogni interesse personale”
1951
Il Rotary International ammette il Club di Salsomaggiore Terme che tutt’oggi fa parte del Distretto 2072.
Nel Distretto 87 i Club sono diventati 70 ed i soci 3.498 Il superamento, pressoché definitivo, dei contrasti nei rapporti fra il Rotary e la Chiesa Cattolica, rapporti che già avevano vissuto la crisi degli anni 1928 e 1929 mai del tutto sopita, restituisce la serenità spirituale ai rotariani cattolici.
1952
L’Anno della ripresa. “il 1952 come anno di partenza del dopo-guerra. Gli anni precedenti sono meno significativi. In alcune regioni la ripresa è stata rapida in altre più stentata. Nel 1952 l’assestamento si era verificato. In quell’anno i club erano 79, i rotariani 3.972, più del doppio di quelli iscritti al momento dello scioglimento. La carta geografica rotariana mostrava nel 1952 una grande concentrazione nelle regioni settentrionali. Senza dubbio la minore presenza nelle regioni meridionali, ed anche in quelle finitime centrali, delle categorie imprenditoriali dell’industria, dell’agricoltura, del commercio e, seppure in diversa misura, delle libere professioni costituiva il motivo fondamentale della modesta diffusione del Rotary in confronto alle prospere regioni settentrionali.” Il Congresso Internazionale di Città del Messico, Messico decide che lo “Scopo del Rotary” è quello di diffondere l’ideale del servire, inteso come motore e propulsore di ogni attività. Il testo dello “Scopo del Rotary” è definito nei Documenti Costituzionali dell’Associazione ed è riportato nello Statuto del Rotary International e nello Statuto tipo dei Rotary Club. Per quanto riguarda il Rotary in Italia è utile prendere visione della distribuzione percentuale dei Club e dei Soci del Distretto 87 nelle diverse regioni del Paese.
1953
Il Rotary International ammette il Club Rimini che tutt’oggi fa parte del Distretto 2072.
“Il grande fiume è la somma dei contributi di centinaia, forse migliaia di piccoli ruscelli e rivoli di montagna, che scendono all’impazzata giù per le colline e le montagne
Bene, così è cresciuto il Rotary. E’ diventato grande grazie al contributo di migliaia di rotariani di molti paesi.”
1954
Il Presidente Internazionale Herbert J. Taylor dona al Rotary i diritti d’autore della “Prova delle 4 domande”, breve esposizione di alcuni principi di riferimento, volti alla diffusione ed al rafforzamento di elevate norme etiche nelle relazioni umane, da lui elaborati nel 1932 ed adottati ufficialmente dal Consiglio Centrale del Rotary nel 1943.
1955 1956
Il Distretto 87 suddiviso in quattro Distretti: 87 – 88 – 92 – 93“Dal 1924 era rimasto immutato per trent’anni, nonostante la crescita dei Club, il vecchio ordinamento in un solo Distretto. Nel 1955 fu approvata una nuova ripartizione in quattro Distretti Le proposte presentate in passato erano state sempre respinte dalle Assemblee Distrettuali (Bari nel 1949, Sorrento nel 1950, Bolzano nel 1951).” La struttura territoriale dei quattro Distretti vede:
– il Distretto 87 che comprende l’Italia Nord Occidentale,
– il Distretto 88 che comprende l’Italia Nord Orientale (Emilia Romagna e Triveneto),
– il Distretto 92 che comprende l’Italia Centrale (Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo Molise, Lazio, Sardegna),
– il Distretto 93 che comprende l’Italia del Sud e la Sicilia
I Rotariani nel mondo sono oltre 400.000 (400.933) ed i Rotary Club sono 8.780.
1956 1957
Gian Paolo Lang del R.C. Livorno Presidente del Rotary International. “Il prestigio di cui i Club godevano nel mondo internazionale fu sanzionato dalla nomina per l’anno 1956-1957 di un italiano, Gian Paolo Lang alla presidenza del Rotary International. Egli è stato l’unico italiano, nella lunga storia del Rotary, a raggiungere questa altissima posizione. Già da prima Lang aveva, da par suo, servito il Rotary. Socio del Club di Livorno dal 1936, egli si era dedicato a fondo nel dopo-guerra alla ricostituzione ed alla ripresa di quel Club di cui ha tenuto la presidenza per lungo tempo (1946-48 e 1952-54). Governatore dell’87° Distretto nel 1949-50, è stato chiamato nel 1953 al Board dove rimase due anni (il secondo con la carica di Vice Presidente).” Il Rotary International ammette due Club, Guastalla e Imola, che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072.
“Lo spirito di tolleranza che ha consentito al Rotary di formare una associazione internazionale di uomini d’affari e professionisti renderà possibile qualsiasi cosa.”
1957 1958
I quattro Distretti 87 – 88 – 92 – 93 diventano 184 – 186 – 188 – 190. Il Rotary International modifica la denominazione dei Distretti italiani pur mantenendone invariati i limiti territoriali. Le nuove denominazioni sono:
– il Distretto 87 (Italia Nord Occidentale) diventa Distretto 184;
– il Distretto 88 (Italia Nord Orientale, comprendente l’Emilia Romagna insieme con il Triveneto), diventa Distretto 186;
– il Distretto 92 (Italia Centrale, comprendente la Toscana insieme con Umbria, Marche, Abruzzo Molise, Lazio e Sardegna), diventa Distretto 188;
– il Distretto 93 (Italia del Sud e Sicilia) diventa Distretto 190.
Il Rotary International ammette due Clubs, Cento e Cesena che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072.
La Fondazione Rotary istituisce il titolo di Paul Harris Fellow (PHF), riconoscimento che viene conferito a persone, rotariane e non, che si siano distinte nel servizio, nella professionalità, nell’impegno. Il riconoscimento implica la donazione alla Fondazione Rotary di un contributo di 1.000 $ USA, in linea generale a favore del Fondo Programmi Annuali.
1958 1959
Il Rotary International ammette due Clubs, Mirandola e Faenza, che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072.
La Fondazione Rotary istituisce il titolo di Paul Harris Fellow (PHF), riconoscimento che viene conferito a persone, rotariane e non, che si siano distinte nel servizio, nella professionalità, nell’impegno. Il riconoscimento implica la donazione alla Fondazione Rotary di un contributo di 1.000 $ USA, in linea generale a favore del Fondo Programmi Annuali. Papa Giovanni XXIII riceve in Vaticano il Presidente del Rotary International Clifford A. Randall. Sono presenti anche il Past Presidente Internazionale Gian Paolo Lang ed alcuni Governatori dei Distretti Italiani. E’ questa la prima udienza in assoluto che il Pontefice concede alla più alta Autorità rotariana.
1959 1960
La Repubblica di San Marino entra a fare parte del Rotary international
Il Rotary International ammette il Club della Repubblica di San Marino, che tutt’oggi fa parte del Distretto 2072.
Con l’ammissione del Club della Repubblica di San Marino il Distretto 186 assume una veste internazionale.
1960 1964
Il Rotary International ammette due Club:, Carpi e Bologna Ovest che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072.
I Rotariani nel mondo superano i 500.000 (513.059) ed i Rotary Club sono 11.021.
Il Rotary International istituisce l’Interact, un’organizzazione di Club di servizio patrocinati dai Rotary Club per giovani in età di scuola secondaria.
Il primo Club Interact viene fondato a Melbourne, Florida, USA
1964 1966
Il Rotary International ammette due Club:, Lugo e Bologna est che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072.
La Fondazione Rotary lancia il Programma delle Sovvenzioni Paritarie (Matching Grants). E’ il primo Programma a carattere umanitario della Fondazione.
La Fondazione Rotary lancia il Programma dello Scambio Gruppi di Studio (GSE). E’ il secondo Programma a carattere culturale della Fondazione, dopo quello delle Borse di Studio degli Ambasciatori.
1966 1967
Tristano Bolelli del R.C. Pisa Vice Presidente del Rotary International. “La presidenza di Lang, le vice presidenze di Bolelli, e più tardi di Venzo, la partecipazione sempre qualificata di italiani nelle varie adunate internazionali, la efficiente organizzazione dei Congressi e delle Assemblee distrettuali e la larga partecipazione di rotariani hanno posto in buona luce i Clubs italiani nell’ampio schieramento mondiale dell’Organizzazione.” Il Premio Galilei
“Il Premio, che nella sua titolatura completa suona “Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani” nacque da una iniziativa ideata da Tristano Bolelli, che nel 1962, in Versilia, sotto gli auspici dell’Università di Pisa, aveva fondato quello che allora si chiamava e si chiamò fino al 1967 “Premio Forte dei Marmi”. Nel 1968 il Premio fu trasferito a Pisa, dove prese il nome attuale e dove è stato sempre più potenziato ed è divenuto famoso in Italia ed all’estero. Il Premio vuole essere un riconoscimento per quei grandi studiosi stranieri che, ad altissimo livello, hanno onorato l’Italia con opere fondamentali, hanno dedicato la loro esistenza alla civiltà italiana e hanno assunto l’Italia quasi come loro seconda patria.”
1968 1969
I Rotariani nel mondo superano i 600.000 (620.827) ed i Rotary Clubs sono 12.926.
Il Rotary International istituisce il Rotaract, un’organizzazione di Club di servizio patrocinati dai Rotary Clubs per giovani uomini e donne di età compresa fra i 18 e i 30 anni.
Il primo Rotaract Club è quello di North Charlotte, Carolina del Nord, USA.
1970 1971
Il Rotary International ammette due Club:, Sassuolo e Bologna Nord che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2072.
“Forse non si riuscirebbe a trovare due rotariani su duecentocinquantamila che siano d’accordo su come il Rotary potrebbe esprimersi al meglio. Il fatto che gli uomini abbiano idee diverse non è più sorprendente del fatto che ognuno abbia un aspetto diverso dall’altro Chi sta alla guida dovrà saper moderare il proprio giudizio con la pazienza e la tolleranza” “Il Rotary riunisce uomini d’affari e professionisti di diverso stato sociale, di diversa religione e nazionalità, affinché possano meglio comprendersi a vicenda ed essere quindi più solidali, cordiali e al servizio gli uni degli altri.”
Tratto da: Paul P. Harris, La mia strada verso il Rotary, edizione italiana del Distretto 2070, 1983
1971 1972
Il Rotary International decide la costituzione del Distretto 187. Il 1971-72 è l’ultimo anno in cui i Club, che oggi fanno parte del Distretto 2072, sono ancora distribuiti nei due Distretti:
– 186 che comprende l’Emilia Romagna e la Repubblica di San Marino insieme con il Triveneto,
-188 che comprende la Toscana insieme con Umbria, Marche, Abruzzo Molise, Lazio e Sardegna.
A partire dal 1972-73, in base alla decisione del Rotary International, i Clubs dell’Emilia Romagna, della Repubblica di San Marino e della Toscana escono dai Distretti 186 e 188 e vanno a costituire il nuovo Distretto 187. Nel Distretto 187 confluiranno 48 Club.
Il Rotary International ammette il Club di Comacchio – Migliarino – Codigoro, che tutt’oggi fa parte del Distretto 2072.
48 Club che costituiranno il nuovo Distretto 187 sono così suddivisi:
– 22 Club dell’Emilia Romagna
– 1 Club della Repubblica di San Marino
– 25 Club della Toscana
I Rotariani nel mondo superano i 700.000 (706.372) ed i Rotary Club sono 14.890.