18 ottobre 2019 – Cesena
Al Rotary Cesena, Lorenzo Tersi: “la Romagna può vincere la sfida dell’internazionalizzazione dei suoi vini”
Ha esordito come brillante ed eccezionale relatore, alla conviviale presieduta da Alessio Avenanti, il neo socio Lorenzo Tersi.
Lorenzo Tersi, cesenate, è considerato tra le 100 personalità più influenti nel mondo vinicolo; è da sempre impegnato nel settore e oggi, con le sue società di consulenza “LT&Partners” e “LT Wine&Food Advisory”, affianca primarie aziende e consorzi del vino italiano, dedicandosi alla loro valorizzazione, innovazione e competitività.
Durante la serata Lorenzo Tersi ha dialogato con il giornalista e blogger Emanuele Scarci, storica firma del Sole 24 Ore, sul tema: “Fotografia del mercato del vino italiano nel Mondo, la posizione della Romagna e gli scenari futuri”.
Nel 2018 — ha detto Lorenzo Tersi — è stato record di produzione in Italia: 54.2 mln di ettolitri di vino su 629 mila ettari vitati. La struttura produttiva italiana conta 310 mila aziende agricole, di cui 46 mila aziende vinificatrici. In Italia si registrano 524 denominazioni tra IGT, DOC e DOCG. I vini DOC occupano il 42% della produzione totale. Se il trend del 2018 fosse confermato nel 2023 (5 anni) il valore export sarebbe 7.5 mld di euro. Se la Romagna, che pesa il 50% dell’indotto regionale (151 mln di euro), crescesse con una media del +3% annuo (media export Italia), porterebbe +4,5 min euro all’anno di indotto legato all’export. La Romagna del vino — ha spiegato Lorenzo Tersi — vede nelle sue sfaccettature la propria caratteristica: qui coesistono grandi gruppi cooperativi e piccole aziende a conduzione familiare. La guida del Gambero Rosso premia la Regione Emilia-Romagna con 13 “Tre Bicchieri”, 6 vini in Emilia e 7 vini in Romagna. Il Sangiovese, protagonista indiscusso della viticoltura romagnola, vede un proliferare di riconoscimenti.
Tuttavia — ha detto Tersi — mancano riconoscimenti e visibilità da parte di “influencer” internazionali. Nel moderno commercio, oltre a non sottovalutare il rafforzamento dei canali “tradizionali”, l’esigenza deve essere investire nel “digital”, dove in Europa il target dei consumatori va dai 35 ai 55 anni. Le vendite online, rafforzate spesso dall’utilizzo di influencer come strumento di marketing, sono in forte crescita.
Nel mondo del vino odierno la comunicazione è diventata fondamentale. Giornalisti di settore, influencer, critici e blogger sono in grado di trainare e dettare i nuovi trend, le relazioni sono diventate cardine per la crescita. Bisogna cercare di indirizzare gli “influencer” verso una visione d’insieme, non focalizzandosi su un singolo produttore ma su un’intera area geografica. Ad esempio: porre l’attenzione sulla macro Regione Adriatico-Appenninica creando un brand internazionale attraverso l’aggregazione. Da soli si fa prima, insieme si va lontano. “Bisogna aggiungere un vagone ad un treno in corsa”, ovvero fare sistema quando ci si presenta all’estero, sfruttando il soggetto più forte per supportare quello che ha bisogno di più visibilità. Un ottimo esempio è alleanza Caviro & Cevico sul progetto di “Bolé Romagna doc Spumante “, un progetto che sancisce la visione di insieme e che mette davanti a tutto il territorio della Romagna.
Maurizio Cappellini – Rotary Club Cesena